digisaluteitalia medicina – DigiSaluteItalia https://digisaluteitalia.it Fri, 08 Sep 2017 14:32:09 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4.13 https://digisaluteitalia.it/wp-content/uploads/2018/05/image-5-100x100.jpg digisaluteitalia medicina – DigiSaluteItalia https://digisaluteitalia.it 32 32 La protezione dei dati sensibili negli studi medici https://digisaluteitalia.it/2017/09/08/la-protezione-dei-dati-sensibili-negli-studi-medici/ https://digisaluteitalia.it/2017/09/08/la-protezione-dei-dati-sensibili-negli-studi-medici/#respond Fri, 08 Sep 2017 14:25:35 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1383 L'articolo La protezione dei dati sensibili negli studi medici proviene da DigiSaluteItalia.

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Negli studi medici vengono trattati dati personali sensibili e degni pertanto di particolare protezione. Questi dati devono essere gestiti con grande senso di responsabilità, in particolare dotandosi dell’adeguata tecnologia.
Spesso le interfacce e gli apparecchi degli studi medici denotano infatti gravi lacune per quanto riguarda la protezione dei dati.
Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore il nuovo Regolamento UE 2016/679 sulla protezione dei dati che riguarderà la protezione delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali, nonché alla loro libera circolazione.
Cosa deve fare il medico nel suo studio?
Il primo e più importante adempimento che il medico è tenuto ad ottemperare è la raccolta del consenso previa informativa sul trattamento dei dati personali. Il medico informa il proprio paziente su quali dati avrà necessità di raccogliere per un efficace rapporto terapeutico e, chi, oltre a lui, verrà a conoscenza di questi dati.
Il medico dovrà precisare se intende usare i dati del paziente per partecipare ad una ricerca scientifica e acquisire un ulteriore consenso specifico.
Se il medico, nel proprio studio, si avvale di personale di segreteria e/o ragioniere e/o commercialista, deve redigere una formale lettera di incarico al trattamento dei dati sanitari al personale di segreteria, che si deve attenere alle istruzioni impartite dal medico titolare dello studio.
Il medico deve fare in modo che durante la sua quotidiana attività professionale i dati sanitari dei propri pazienti siano utilizzati, conservati e in definitiva trattati in modo adeguato. I computer devono essere protetti da una password alfanumerica, da un software antivirus, anti-malware e, se è connesso ad internet, anche da un firewall. Infine deve essere previsto un salvataggio periodico dei dati da poter utilizzare in caso di emergenza.

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La tecnologia per l’abbattimento del rischio clinico https://digisaluteitalia.it/2017/09/01/la-tecnologia-per-labbattimento-del-rischio-clinico/ https://digisaluteitalia.it/2017/09/01/la-tecnologia-per-labbattimento-del-rischio-clinico/#respond Fri, 01 Sep 2017 15:12:09 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1380 L'articolo La tecnologia per l’abbattimento del rischio clinico proviene da DigiSaluteItalia.

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Il rischio più frequente e insidioso nella gestione del paziente è rappresentato dall’errore nella prescrizione e somministrazione della terapia.
Questo accade a causa del gran numero di soggetti coinvolti e dalle oggettive difficoltà di comunicazione tra medici ed infermieri.
Se la terapia è trasmessa agli infermieri (che possono variare a seconda dei turni e delle urgenze) tramite fogli di carta compilati a mano allora è probabile imbattersi in errori di scrittura, trasmissione ed interpretazione.
Circa il 30% dei risarcimenti derivanti da colpa medica, sono infatti conseguenza di errate prescrizioni o mancate annotazioni di terapie in cartella clinica.
Le nuove tecnologie possono offrire una soluzione a questo problema: sono tanti infatti i software disponibili per la digitalizzazione di tali processi e che permettono in maniera rapida ed estremamente semplice di migliorare il lavoro di medici ed infermieri e che permettono un abbattimento sostanziale del rischio di commettere errori di terapia.
Esistono infatti software che, senza bisogno di alcuna installazione di hardware fisico, permettono al medico di prescrivere direttamente da pc o tablet la terapia giornaliera e di variarla in base alle necessità che possono presentarsi. Il personale infermieristico visualizza le prescrizioni su tablet in tempo reale e può confermare l’avvenuta somministrazione ed indicare eventuali criticità riscontrate sul paziente, che in tal modo possono essere gestite immediatamente.
Contemporaneamente la farmacia ospedaliera visiona i consumi e ottiene delle proiezioni dei fabbisogni futuri dei reparti, potendo così predisporre gli acquisti con precisione.
I vantaggi dell’adozione di software specializzati sono dunque notevoli: oltre alla minimizzazione degli errori nella somministrazione di terapia si riscontra un risparmio settimanale di tempo per medici e infermieri in quanto la compilazione digitale è molto più veloce rispetto a quella cartacea.

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I big data per il monitoraggio delle epidemie https://digisaluteitalia.it/2017/08/11/i-big-data-per-il-monitoraggio-delle-epidemie/ https://digisaluteitalia.it/2017/08/11/i-big-data-per-il-monitoraggio-delle-epidemie/#respond Fri, 11 Aug 2017 11:50:18 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1368 L'articolo I big data per il monitoraggio delle epidemie proviene da DigiSaluteItalia.

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Come in tutti gli ambiti, anche in quello sanitario la tecnologia può fornire un valido supporto per contribuire a risolvere problemi più o meno gravi.
I ricercatori, infatti, sostengono che i big data siano in grado di fornire spunti davvero importanti per sostenere la lotta contro le malattie infettive.
Ad esempio si sfruttano i dati satellitari rilevati dai ricercatori durante il monitoraggio delle tempeste di vento per analizzare la connessione di questi fenomeni atmosferici con i virus aerei che si trasmettono più facilmente in ambienti polverosi.
Nel caso dell’epidemia di ebola, verificatasi nel 2014, attraverso il monitoraggio dei big data fu creata un’applicazione che aggregava i dati relativi ai livelli di infezione e ai tassi di mortalità. L’applicazione dava la possibilità di visualizzare i numeri dei decessi in ciascuna regione, determinare il trend di diffusione e monitorare l’efficacia delle varie misure di prevenzione che furono adottate.
Anche le piattaforme dei social network o di internet sono entrati ufficialmente in medicina, per monitorare l’evoluzione di una malattia infettiva (l’influenza per esempio) o la condivisione delle sperimentazioni cliniche in atto.
Il monitoraggio dei big data garantisce che le risorse siano allocate in modo rapido, nel posto giusto e al momento giusto per somministrare le cure adeguate.
La tecnologia, dunque, non fornisce una vera e propria cura ma può essere di grande aiuto nella diagnosi precoce o, addirittura, nella prevenzione della diffusione della malattia stessa.

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I diritti e i doveri del medico di famiglia https://digisaluteitalia.it/2017/08/04/i-diritti-e-i-doveri-del-medico-di-famiglia/ https://digisaluteitalia.it/2017/08/04/i-diritti-e-i-doveri-del-medico-di-famiglia/#respond Fri, 04 Aug 2017 13:50:21 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1364 L'articolo I diritti e i doveri del medico di famiglia proviene da DigiSaluteItalia.

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Non tutti conoscono i diritti e i doveri dei medici di famiglia nei confronti dei pazienti e spesso si finisce con il lamentarsi del loro operato. Ci si chiede ad esempio quando deve essere reperibile il medico o quanto sia legittimo richiedere una consulenza telefonica.
Vediamo in sintesi quali sono i diritti e i doveri dei medici di base.
1)Reperibilità del medico: il medico di famiglia deve essere in ambulatorio tutti i giorni feriali con un orario che sia proporzionale al numero dei suoi assistiti.
2)Reperibilità nel week-end: Il sabato il medico di famiglia deve essere reperibile al telefono per 2 ore, dalle 8 alle 10, per rispondere a richieste non differibili. Al di fuori di questi orari il paziente dovrà rivolgersi alla guardia medica.
3)Organizzazione dello studio: il medico può organizzare lo studio per appuntamenti, salvo le visite non differibili che non possono essere rimandate.
4)Reperibilità al telefono: il medico dovrà garantire 2 ore di reperibilità telefonica al giorno e in caso di visite urgenti deve intervenire prontamente. Per telefono, il medico può fare diagnosi di casi clinici molto semplici e la prescrizione di farmaci per cui non è prevista la ricetta.
5)Visite a domicilio: esse vanno richieste tra le 8 e le 10 e va effettuata entro le 14, salvo casi urgenti.
6)Assenze: in caso di assenze le visite vengono fatte dal sostituto, anche presso lo studio.
7)Prescrizioni: il medico dovrebbe informare il paziente sull’esistenza dei farmaci generici e prescriverli, salvo il caso in cui la terapia sia cominciata con un altro farmaco.
8)Vaccinazioni: Il medico di famiglia è tenuto ad aderire alle campagne vaccinali regionali.

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Cybercondria e il pericolo dell’autodiagnosi sul web https://digisaluteitalia.it/2017/07/31/cybercondria-e-il-pericolo-dellautodiagnosi-sul-web/ https://digisaluteitalia.it/2017/07/31/cybercondria-e-il-pericolo-dellautodiagnosi-sul-web/#respond Mon, 31 Jul 2017 08:29:54 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1361 L'articolo Cybercondria e il pericolo dell’autodiagnosi sul web proviene da DigiSaluteItalia.

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E’ sempre più alto e preoccupante il numero di persone che abbandonano i tradizionali consigli degli specialisti e si affidano alle ricerche sul web per cercare di risolvere i propri problemi di salute.
Da un’indagine condotta in dieci Paesi dal network PriceWaterhouseCoopers è emerso che più della metà dei pazienti (il 59%), ricorre, per informazioni su malattie, cure, trattamenti alle applicazioni web e smartphone, in alternativa alla tradizionale visita del medico.
Ed inoltre, il 43 % dei pazienti si rivolge ai nuovi media per contattare direttamente specialisti e istituzioni sanitarie.
Soltanto il 49% ricorre al consiglio del medico di fiducia che sembra stia perdendo terreno come consulente propositivo e partecipe.
Per definire questo fenomeno è stato addirittura coniato un neologismo. Si parla infatti di Cybercondria per riferirsi alle infondate preoccupazioni di un paziente, derivanti da ricerche su internet, verso sintomatologie comuni.
La maggior parte dei medici consiglia di non affidarsi mai a internet per questioni cliniche, a meno di conoscere già la diagnosi esatta per il loro disturbo.
Questo perché la probabilità di farsi un’idea sbagliata sulle proprie condizioni di salute, con tutte le possibili conseguenze, è significativamente alta.
Inoltre l’assunzione di farmaci “fai da te” potrebbe essere pericolosissima: può capitare che il paziente sia inconsapevolmente allergico ad un determinato principio attivo o che la situazione clinica pregressa lo renda completamente controindicato.
La scelta migliore resta dunque quella di affidarsi, per ogni consulto, dubbio o incertezza al proprio medico curante!

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La realtà virtuale in medicina https://digisaluteitalia.it/2017/07/18/la-realta-virtuale-in-medicina/ https://digisaluteitalia.it/2017/07/18/la-realta-virtuale-in-medicina/#respond Tue, 18 Jul 2017 08:32:45 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1357 L'articolo La realtà virtuale in medicina proviene da DigiSaluteItalia.

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La realtà virtuale è il termine utilizzato per indicare una realtà simulata. Essa fa ricorso a visori 3D, caschi e sensori e può essere applicata a diversi ambiti, dai videogames alla scienza e alla medicina.
In ambito medico, per esempio, la realtà virtuale viene utilizzata per costruire modelli anatomici 3D dei pazienti che devono essere operati. I medici grazie a queste nuove tecnologie sono in grado di osservare i corpi digitali e identificare con precisione i contorni di un tumore, simulando più e più volte l’intervento in modo tale da arrivare preparati al tavolo operatorio e aumentare notevolmente la probabilità di successo.
All’inizio dell’anno un team di ricercatori canadesi si è aggiudicato un finanziamento da 33 milioni di dollari grazie a un’applicazione della realtà virtuale per lo studio dei tumori al seno.
Alcune applicazioni sono inoltre progettate per permettere agli studenti di medicina di fare pratica in modo sicuro e incruento.
Infine un’altra azienda specializzata in tecnologie per la salute ha sviluppato un protocollo di cure in realtà virtuale per la riabilitazione motoria di pazienti colpiti da ictus.

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La tecnologia in medicina è sempre un bene? https://digisaluteitalia.it/2017/06/30/la-tecnologia-in-medicina-e-sempre-un-bene/ https://digisaluteitalia.it/2017/06/30/la-tecnologia-in-medicina-e-sempre-un-bene/#respond Fri, 30 Jun 2017 15:04:37 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1347 L'articolo La tecnologia in medicina è sempre un bene? proviene da DigiSaluteItalia.

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E’ risaputo che la tecnologia ormai è fortemente legata alla vita di ogni singolo individuo. Lo sviluppo e il progresso infatti ci hanno aiutato, ci aiutano e indubbiamente continueranno ad aiutarci sempre di più nel corso delle nostre giornate.
In particolare, grande importanza ha assunto nell’ambito medico- sanitario: in primis, ha permesso di curare malattie che una cinquantina di anni fa avrebbero portato al decesso; in secundis, ci ha dotato di strumenti sempre più affidabili per una rapida diagnosi delle malattie.
Nelle sale operatorie hanno fatto capolino nuove tecnologie che cambieranno per sempre la cura di alcune malattie. I visori VR, ad esempio, saranno utili per combattere diverse forme di fobia, per interventi alle vertebre o ancora come “via di fuga” grazie al loro effetto placebo e anestetico.
A subire un notevole riscatto è l’uso dei big data, i quali risultano molto utili nella diagnosi di malattie rare grazie al confronto di dati di milioni di pazienti, con un conseguente e notevole risparmio per il sistema sanitario nazionale.
Ma la procedura ormai più diffusa è l’auto-diagnosi (self-help), azione che almeno una volta nella vita abbiamo compiuto tutti: cercare la causa e la cura dei nostri malanni su internet, trovando molto spesso risposte che non fanno altro che sfociare in malattie incurabili, diagnosi che nel 99% dei casi sono errate!

News realizzata in collaborazione con gli studenti dell’IISS Leonardo da Vinci nell’ambito del progetto scuola – lavoro

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La teledermatologia e le nuove tecnologie in ambito dermatologico https://digisaluteitalia.it/2017/06/23/la-teledermatologia-e-le-nuove-tecnologie-in-ambito-dermatologico/ https://digisaluteitalia.it/2017/06/23/la-teledermatologia-e-le-nuove-tecnologie-in-ambito-dermatologico/#respond Fri, 23 Jun 2017 12:55:18 +0000 http://digisaluteitalia.it/?p=1344 L'articolo La teledermatologia e le nuove tecnologie in ambito dermatologico proviene da DigiSaluteItalia.

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La pelle è soggetta ad una serie di malattie di diversa natura e pericolosità.
Ci sono, ad esempio, patologie come la vitiligine o la psoriasi, malattie autoimmuni della pelle, che non hanno controindicazioni pericolose ma solo di tipo estetico ed altre patologie che spesso vengono sottovalutate e che potrebbero portare delle complicanze.
In entrambi i casi la tecnologia assume un ruolo importantissimo.
Le moderne tecnologie mediche hanno infatti sviluppato metodi sempre più evoluti per tentare la ripigmentazione, in caso di vitiligine e psoriasi, delle zone affette. Prima fra tutti, la fototerapia: una lampada a raggi UV che funziona esattamente come una macchina abbronzante, ma che ha la funzione di riattivare i melanociti colpiti. Più efficace è la terapia a laser, la quale è disponibile però solamente in pochissime città in Italia.
Inoltre, un innovativo approccio diagnostico per le patologie cutanee consiste nell’applicazione di tecnologie informatiche e di telecomunicazione multimediali proprie della telemedicina alla dermatologia.
La teledermatologia consiste in un sistema informatico che permette di inviare immagini cliniche attraverso reti telematiche, rendendo così possibile il teleconsulto con centri specializzati. Le consultazioni tele-dermatologiche possono essere divise in due principali categorie: un sistema di “video-teleconferenza” e un sistema “store and forward” che consiste nella trasmissione di immagini precedentemente immagazzinate per un successiva tele-consulenza a distanza.
Oggi la teledermatologia consente di effettuare questo esame in farmacia: il farmacista potrà, attraverso un dermatoscopio, acquisire in pochi minuti le immagini della zona di pelle considerata patologica, inviando il tutto per via telematica ad un medico dermatologo che, nell’arco di 24 ore, fornirà un report sullo stato di pericolosità della malattia in questione.

News realizzata in collaborazione con gli studenti dell’IISS Leonardo da Vinci nell’ambito del progetto scuola – lavoro

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