• 30
  • Giu
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La tecnologia in medicina è sempre un bene?

E’ risaputo che la tecnologia ormai è fortemente legata alla vita di ogni singolo individuo. Lo sviluppo e il progresso infatti ci hanno aiutato, ci aiutano e indubbiamente continueranno ad aiutarci sempre di più nel corso delle nostre giornate.
In particolare, grande importanza ha assunto nell’ambito medico- sanitario: in primis, ha permesso di curare malattie che una cinquantina di anni fa avrebbero portato al decesso; in secundis, ci ha dotato di strumenti sempre più affidabili per una rapida diagnosi delle malattie.
Nelle sale operatorie hanno fatto capolino nuove tecnologie che cambieranno per sempre la cura di alcune malattie. I visori VR, ad esempio, saranno utili per combattere diverse forme di fobia, per interventi alle vertebre o ancora come “via di fuga” grazie al loro effetto placebo e anestetico.
A subire un notevole riscatto è l’uso dei big data, i quali risultano molto utili nella diagnosi di malattie rare grazie al confronto di dati di milioni di pazienti, con un conseguente e notevole risparmio per il sistema sanitario nazionale.
Ma la procedura ormai più diffusa è l’auto-diagnosi (self-help), azione che almeno una volta nella vita abbiamo compiuto tutti: cercare la causa e la cura dei nostri malanni su internet, trovando molto spesso risposte che non fanno altro che sfociare in malattie incurabili, diagnosi che nel 99% dei casi sono errate!

News realizzata in collaborazione con gli studenti dell’IISS Leonardo da Vinci nell’ambito del progetto scuola – lavoro