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ALZHEIMER : scoperto il meccanismo all’origine della malattia

La scoperta italiana, pubblicata in data 4 Aprile 2017 su Nature Communications, aggiunge un importante tassello nella comprensione di una malattia che colpisce circa mezzo milione di italiani over 60.
L’origine dell’Alzheimer non è nell’area del cervello associata alla memoria bensì nell’area collegata anche ai disturbi dell’umore. I risultati di tale studio dimostrano che la depressione potrebbe essere una “spia” all’Alzheimer, non viceversa.
All’origine della malattia ci sarebbe la morte della parte di cervello che produce la dopamina , un neurotrasmettitore fondamentale per alcuni meccanismi di comunicazione tra i neuroni.
Senza dopamina, sostanzialmente, i neuroni non funzionano.
Il mancato apporto di questo neurotrasmettitore provoca il malfunzionamento dell’ippocampo, anche se le cellule di quest’ultimo rimangono intatte.

A questo punto servono tecniche neuro-radiologiche più efficaci per scoprire i meccanismi di funzionamento e degenerazione dei neuroni che producono dopamina.
Inoltre, grazie alla pubblicazione di questo studio è stato chiarito perché i farmaci “inibitori della degradazione della dopamina” sono utili solo per alcuni pazienti e solo nelle fasi inziali della malattia, quando sopravvive un buon numero di neuroni dell’area tegmentale ventrale. Quando muoiono tutte le cellule, invece, non si produce più dopamina e il farmaco non è più efficace. La cura, insomma, resta lontana ma lo studio aggiunge un tassello decisivo nella comprensione dei meccanismi di avvio alla malattia.