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  • Mar
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Sono più di 663 milioni le persone al mondo senza acqua potabile in casa, costrette a trascorrere ore in coda o in cammino per raggiungere una sorgente di acqua non contaminata.

Circa 2,4 miliardi di persone, invece, non hanno accesso ai servizi igenico-sanitari adeguati.

A causa di questi due problemi, circa 315 mila bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno di malattie a causa dell’acqua contaminata e delle scarse misure igenico-sanitarie.

Ecco perché è importante ricordare la GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, ideata dalle Nazioni Unite nel 1992 e indetta per la prima volta nel 1993.

A tal proposito sono molte anche le iniziative in tutta Italia. Secondo una ricerca dell’Istat, circa il 30% delle famiglie italiane non “si fida” a bere l’acqua del rubinetto. L’erogazione dell’acqua nelle abitazioni èè stata indicata con irregolare dal 9,2% delle famiglie. Sulla mancanza di fiducia a bere acqua dal rubinetto la quota più bassa di famiglie si registra al Nord-est, la più alta nelle isole (52,2%). A livello regionale, la sfiducia è molto elevata in Sardegna (60,3%), Calabria (49,4%) e Sicilia (49,4%).

Con l’hastag #worldwaterday si celebra un momento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione dell’acqua per evidenziare la sua importanza e la necessità di preservarla e renderla accessibile a tutti.

Sempre più governi e organizzazioni nel settore privato stanno mettendo in atto cambiamenti per permettere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile tracciati dalle Nazioni unite fin dal lontano 1993. Garantire il corretto trattamento delle acque reflue aiuterà i paesi a raggiungere l’obiettivo sostenibile dell’Onu: ovvero migliorare entro il 2030 la qualità dell’acqua.